Chi tradisce sceglie di vivere una sorta di compromesso tra il desiderio di fuggire la noia della routine e il bisogno che ha ancora dell’amore del partner.
Spesso quando si tradisce non viene messo in discussione il legame stabile, in quanto non si ha l’intenzione né la voglia di affrontare il peso psicologico di un distacco, che sarebbe troppo problematico e doloroso. Si potrebbe dire, in fondo, che il vero problema non sia il tradimento in sé, quanto la mancanza di comunicazione tra i due partner, che lo anticipa e ne prepara il terreno. Le crisi vanno vissute e non evitate.
Perché si arriva a tradire? E’ sempre e solo una questione di noia o c’è anche qualcos’altro? Nella coppia stabile l’abitudine a stare insieme costituisce di per sé un valore positivo, che è la conseguenza di un’identità comune che si è costruita giorno per giorno insieme. Ma è anche vero che la quotidianità comporta il rischio della noia, della ripetitività e dell’assenza di sorprese o fantasia. Se i due partner evitano di mettersi in discussione per paura di dare al rapporto uno scossone destabilizzante, corrono seriamente il pericolo di vivere una relazione monotona. E così lasciano le cose come stanno, spostando tutta l’attenzione all’esterno, per esempio sul lavoro, sui figli, ecc. pur di non occuparsi dei problemi interni alla coppia.
Questa situazione, che tende progressivamente a impoverire il rapporto, può favorire in qualche modo il tradimento. Infatti, uno dei due può fuggire alla staticità e cercare gli stimoli e la “vita” in un’altra relazione, che gli faccia provare emozioni ormai dimenticate con il proprio partner. Nella maggior parte dei casi il movente del tradimento è proprio la ricerca di ciò che manca, ossia complicità, intimità, conferma della propria attrattiva e sostegno affettivo.
Spesso, però, quando si tradisce non viene messo in discussione il legame stabile, in quanto non si ha l’intenzione né la voglia di affrontare il peso psicologico di un distacco, che sarebbe troppo problematico e doloroso. Chi tradisce sceglie di vivere una sorta di compromesso tra il desiderio di fuggire la noia della routine e il bisogno che ha ancora dell’amore del partner. Trova così la soluzione “nel mezzo”, un “equilibrio nel disequilibrio”, decidendo, più o meno lucidamente, di vivere entrambe le situazioni, accettando lo stress che ciò comporta, in cambio di una vita più eccitante e ricca di stimoli.
L’infedeltà, al di là del fatto che sia lui o lei a tradire, è certamente un segnale che qualcosa non va all’interno della coppia. Il tradimento può nascere dalla delusione delle aspettative, dalla noia e dalla rigidità dei ruoli, dalla repressione continua dei propri desideri, dalla rabbia e dal risentimento che si accumulano e che rimangono inespressi. Dunque si tradisce per evasione, per rivincita, per ricerca di conforto, per ribellione oppure per compensazione.
Si potrebbe dire, in fondo, che il vero problema non sia il tradimento in sé, quanto la mancanza di comunicazione tra i due partner, che lo anticipa e ne prepara il terreno. Le crisi vanno vissute e non evitate, mantenendo aperti i canali della comunicazione e affrontando i conflitti pur cercando di non farli diventare distruttivi.
Chiaramente un tradimento è una realtà difficile da digerire, che procura al partner tradito una ferita narcisistica difficile da rimarginare. Qualche volta si può reagire con la rottura, altre volte questo evento può essere l’occasione per rimettere in discussione i propri ruoli all’interno della coppia e trovare una spinta per rinnovarsi e affrontare i problemi irrisolti.
Se chi tradisce desidera recuperare il rapporto superando il momento di crisi, si trova di fronte al dilemma se sia meglio rivelare all’altro l’avvenuto tradimento oppure no, se confessare oppure tacere. Non esiste una regola valida per tutti: in questi casi, qualche volta la sincerità premia, altre volte distrugge irrimediabilmente la coppia. Sta all’interessato capire quando la verità può essere utile o quando invece può essere soltanto distruttiva.
BIBLIOGRAFIA
F. Padrini. La vita di coppia. Edizioni Riza S.r.l. 2004.
Articolo pubblicato su Il Mattino di Foggia.